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1.1.2. DIVISIONE TERRITORIALE DEL PIANETA
di Gianni Viola

La superficie di Marte è stata divisa in 30 quadranti (indicati con la sigla MC = Mars Chart), seguita da un numero da 1 a 30, secondo il formato approvato dall'Unione Astronomica Internazionale e comunemente usato da tutte le agenzie di mappatura.
Questa divisione tiene conto della costruzione delle carte geografiche terrestri, dove la realtà è riprodotta (riproduzione grafica) in modo ridotto, vale a dire in scala, e simbolica; dunque attraverso l'uso di segni convenzionali, comprensivi d'oggetti, territori, regioni e zone geografiche.
La riproduzione della realtà riguarda anche l'approssimazione della superficie sferica, ridotta in superficie piana. Ciò è possibile attraverso l'uso delle cosiddette proiezioni fondate su determinati procedimenti geometrici e su complessi calcoli matematici.
Dei numerosi tipi di proiezioni oggi in uso, tre sono applicati alla cartografia marziana.
Dai 30° di latitudine nord ai 30° di latitudine sud, le proiezioni seguono il metodo di Mercatore per due bande di 8 quadranti ciascuno.
Nelle bande della latitudine 30°N-65°N e 30°S-65°S, 12 quadranti vennero a suo tempo disegnati sulla base del metodo Lambert. Le due regioni polari in direzione nord di 65° e in direzione sud di 65°, furono tracciate secondo basi stereografiche polari ("Universal Polar Stereographic").
I quadranti disegnati secondo il metodo di Mercatore sono 16, di cui 8 a Nord dell'equatore e 8 a Sud. Posto che la numerazione di tutti i quadranti procede progressivamente da Nord a Sud, i 16 quadranti di Mercatore sono compresi fra l'8° e il 23° quadrante. Ciascuno di questi quadranti centrali (posti a cavallo dell'equatore) è suddiviso in 4 settori, indicati secondo il relativo orientamento, dunque N-W, N-E, S-W, S-E. Mentre i quadranti sono contrassegnati con un numero accompagnato da un nome specifico (ad esempio: MC. 11 - Oxia Palus), le sezioni dei quadranti non hanno ricevuto denominazioni particolari.

I quadranti costruiti secondo il "metodo di Mercatore" sono i seguenti:
  • MC. 8 - Amazonis
  • MC. 9 - Tharsis
  • MC. 10 - Lunae Palus
  • MC. 11 - Oxia Palus
  • MC. 12 - Arabia
  • MC. 13 - Syria Major
  • MC. 14 - Amenthes
  • MC. 15 - Elysium
  • MC. 16 - Memnonia
  • MC. 17 - Phoenicis Lacus
  • MC. 18 - Coprates
  • MC. 19 - Margaritifer Sinus
  • MC. 20 - Sinus Sabaeus
  • MC. 21 - Iapygia
  • MC. 22 - Mare Tyrrenhum
  • MC. 23 - Aeolis
I quadranti costruiti secondo il "metodo di Lambert" sono quelli contrassegnati con i numeri dal 2° al 7° (a Nord dell'equatore) e dal 24° al 29° (a Sud dell'equatore). Sono posti fra il gruppo della zona equatoriale (in numero di 16) e quelli delle zone polari (in numero di 2). In dettaglio:
  • MC. 2 - Diacria
  • MC. 3 - Arcadia
  • MC. 4 - Mare Acidalium
  • MC. 5 - Ismenius Lacus
  • MC. 6 - Casius
  • MC. 7 - Cebrenia
  • MC. 24 - Phaetontis
  • MC. 25 - Thaumasia
  • MC. 26 - Argyre
  • MC. 27 - Noachis
  • MC. 28 - Hellas
  • MC. 29 - Eridania
Questi quadranti sono suddivisi alcuni in 4 settori, altri in 5, cosicché alle quattro indicazioni di cui sopra (N-W, N-E, S-W, S-E), si aggiungono le indicazioni relative alle sezioni centrali, poste a Nord dell'equatore (NC: Nord-centrale) e a Sud dell'equatore (SC: Sud-centrale).
Le due "regioni polari" sono comprese in quadranti contrassegnati con i numeri 1 e 30, rispettivamente comprendenti il Polo Nord ed il Polo Sud. Questi quadranti sono cerchi le cui circonferenze coincidono, nel caso del quadrante MC. 1 ("Mare Boreum") con i lati settentrionali dei quadranti di Lambert (dal 2° al 7°) e, nel caso del quadrante MC. 30 ("Mare Australe") con i lati meridionali dei quadranti di Lambert (dal 24° al 29°).
Il meridiano di riferimento di Marte (corrispondente al "nostro" meridiano di Greenwich) fu definito nel 1840 in occasione della produzione della prima carta topografica da parte di Beer e Madler. Tutto ciò per la semplice ragione che fino allora, causa la scarsa qualità dei telescopi utilizzati, non era stato possibile distinguere particolari di dimensione inferiore alle migliaia di km.

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