Icarus rappresentava il primo continente di Marte. Si estendeva dalle medie latitudini dell'emisfero settentrionale alle latitudini estreme dell'emisfero meridionale: per 6.000 km da Nord a Sud e per 10.000 km da Est a Ovest. Comprendeva il 97,9% dell'emisfero meridionale ed il 36,7% dell'emisfero settentrionale, pari al 94% delle terre emerse, cioè alla quasi totalità della terraferma marziana e ad oltre due terzi dell'intera superficie del Pianeta.
Oltre ad Icarus, esistevano due continenti (molto piccoli se paragonati al continente principale) che si estendevano nell'emisfero settentrionale: l'uno, già citato, chiamato "Elysium" (9 milioni di km²) si trovava in mezzo all'unico grande oceano di Marte, in una posizione, sulla Terra, pressappoco rapportabile a quella del Giappone; l'altro, il "Boreum" (1 milione di km²), occupava una piccola parte dello spazio che, sulla Terra, è occupato dalla calotta polare settentrionale.
Il resto delle terre emerse era rappresentato da un gran numero di isole: nel contesto dello studio della geomorfologia marziana queste sono indicate con il termine specifico di "stepped massif" e indicano massicci emergenti dalle "lowlands" (cioè le "unità topograficamente più depresse" dal complesso delle strutture formanti l'oceano Borealis), circondati da terrazzi che presentano una pianta circolare, senza elementi lobati e caratterizzati da una superficie liscia e piana. Secondo Parker e Goldspiel (citati da Zeoli) "essi possono essere confrontati con strutture presenti sulla Terra in quanto risultano morfologicamente simili alle isole erose dal moto ondoso dei paleolaghi terrestri".
Nell'ambito dell'Oceano (e dei relativi mari minori) esisteva un gruppo di una decina di grandi isole, e un'altra ventina di minore entità, che ricoprivano complessivamente circa 900.000 km².
Le isole maggiori erano, nella stragrande maggioranza, isole continentali, ovverosia emergevano dalla stessa piattaforma su cui posavano i tre continenti marziani, quindi si trovavano ad una distanza non eccessiva dalla terraferma. Esistevano però alcune isole di grandi dimensioni proiettate in mezzo alle solitudini oceaniche.
A nord dell'equatore i mari rappresentavano poco più del 50% della superficie complessiva, a sud costituivano appena il 2%. È presumibile dunque che anche il clima delle terre boreali presentasse notevoli differenze rispetto a quello delle terre australi.
È importante rilevare che sebbene l'emisfero meridionale di Marte presentasse solo piccole porzioni del grande Oceano Borealis, la massa continentale era internamente spezzata da alcuni bacini che supplivano in parte all'assenza della massa di mare aperto.
Nella parte meridionale del continente Icarus erano presenti due formazioni lacustri di notevoli dimensioni (l'Argyre di 460.000 km² e l'Hellas di 2.000.000 di km²) che potevano considerarsi dei veri e propri mari "interni".
Se al dato della superficie d'acqua (26.4%) aggiungiamo i dati relativi ai due laghi anzidetti (1,70%), otteniamo un totale di poco più del 28% di superficie occupata dalle acque.
Nella parte meridionale del Pianeta, i mari "esterni" Elysium e Amazonia e i due mari "interni" Hellas e Argyre sommavano a poco meno di 4 milioni di km², corrispondenti al 5% circa del totale della superficie dell'emisfero meridionale.