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libri di Gianni Viola
LA VERITÀ SULLA FINE DELL'U.R.S.S.
di Gianni Viola
Prospettiva Editrice
pagg. 216 - 22 foto b/n - € 14,00
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Capitolo II - LA FARSA DEI DISSIDENTI 1. Il convegno "Ucraina: una nazione negata":
Il 3 marzo 1989 una mia ricerca riguardante le religioni, intitolata "Enciclopedia delle religioni dell'Unione Sovietica" fu presentata e premiata (Premio P. Ulisse Floridi S.J.) in occasione del Convegno Internazionale "Ucraina: una nazione negata". L'incontro era stato organizzato dal Centro Russia Ecumenica (con cui collaborai con l'incarico di ricercatore, dal 1976, vale a dire dalla data di fondazione fino al 1993, in pratica al colpo di stato di Eltsin), dall'Associazione internazionale per i diritti dell'uomo e dal Comitato Italiano Helsinki. Fra i partecipanti vi figuravano i più bei "campioni" della dissidenza sovietica, quaranta in rappresentanza di ciascuna delegazione, e i relatori al Seminario, vale a dire Bohdan Bociurkiw, emigrato dall'Ucraina occidentale, professore di scienze politiche all'Università di Carleton di Ottawa (Canadà), Mons. Ivan Dacko, segretario personale e cancelliere del Cardinale Slipyi e all'epoca del suo successore Miroslav Ivan Lubachivsky, Canonico del Capitolo di Leopoli (Ucraina) e Cappellano del Papa, Bohdan Nahaylo, scrittore di questioni sovietiche e specialista dei problemi delle nazionalità, nientemeno che ricercatore di "Amnesty International", nonché dal 1984 analista di Radio Liberty di Monaco di Baviera, in pratica al soldo della CIA (da cui si deduce che questa finanzia anche Amnesty International), Andrei Sorokowski, nato negli U.S.A., ricercatore del Keston College (Gran Bretagna) ed "esperto del rapporto tra legislazioni e diritti umani", nonché "specialista nel problema della libertà religiosa in Ucraina", infine Leonid Pliusc, nato in Ucraina, matematico, "famoso detenuto di coscienza in U.R.S.S. negli anni '70 per la sua attività in favore dei diritti civili". Stabilitosi in Francia Pliusc, dimentico del suo passato di difensore dei diritti civili, iniziò un'attività di difesa del capitalismo e dei diritti di tutte le confessioni religiose, purché compatibili con i valori del liberismo economico.
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